Mad Max: Fury Road
Regia: George
Miller
Interpreti: Tom Hardy/Marco Foschi (Max Rockatansky), Charlize
Theron/Claudia Catani (Imperatrice Furiosa), Nicholas Hoult/Flavio Aquilone (Nux),
Hugh Keays-Byrne/Angelo Nicotra (Immortan Joe), Rosie Huntington-Whiteley/Valentina
Favazza (Angharad la splendida), Riley Keough/Joy Saltarelli (Capable), Zoë
Kravitz/Erica Necci (Toast la sapiente), Abbey Lee/Giorgia Brasini (Dag), Josh
Helman/Gabriele Tacchi (Slit), Jon Iles/Enrico Pallini (Ace), Courtney Eaton/Roisin
Nicosia (Cheedo la fragile), Nathan Jones/Alberto Angrisano (principe Rictus
Erectus), Megan Gale/Barbara De Bortoli (Valchiria)
Genere: Avventura - Origine: USA - Anno:
2015 – Sceneggiatura: George Miller,
Nick Lathouris, Brendan McCarthy - Fotografia:
John Seale - Montaggio: Jason
Ballantine, Margaret Sixel – Musica: Junkie XL – Effetti Speciali: Digital Domain,
Gentle Giant Studios, Scanline VFX, Proof Inc., Weta Digital - Durata: 140’ - Produzione:
Kennedy Miller Productions, Village Roadshow Pictures - Distribuzione: Warner Bros
Michele Massaro
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Tutti abbiamo visto quel trailer e tutti abbiamo pensato: “questo film
si deve vedere”. Ammetto che poco prima di avventurarmi in questa avventura
americana mi sono dato molti limiti che sapevo la pellicola non avrebbe
raggiunto. Invece Mad Max: Fury Road
sembra aver preso le mie certezze e buttate da un treno in corsa. Tom Hardy
sveste i panni di Bane per diventare
una sacca di sangue. Tormentato dai vivi, ma anche dai morti, deve cercare di sopravvivere. Già la trama è una bomba, poi se mi offrono
Nicholas Hoult per il quale ho una stima infinita, il film non può che
piacermi. Recitazione perfetta, un
ottimo svolgimento anche se il film si perde un po’ alla fine in scene veloci e
affrettate. Tuttavia come per I Guardiani
della Galassia il film ti incolla
alla sedia e la visione è semplice e divertente. La fotografia è semplice arte, accostamento di colori perfetto e
regia quasi mai banale. Il film è bello, intrattiene sia un pubblico mondano
che un pubblico cinefilo. La morale della necessità di far gruppo per
sopravvivere l’ho trovata semplicemente attuale. Davvero un ottimo prodotto a cui sono onorato di
fare un po’ di pubblicità.
PUNTI M: 4
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