The Green Inferno
Regia: Eli Roth
Interpreti: Lorenza Izzo/Francesca
Manicone (Justine), Ariel Levy/Marco Vivio (Alejandro), Aaron Burns/Alessandro
Messina (Jonah), Sky Ferreira/Benedetta Degli Innocenti (Kaycee), Nicolás
Martínez/Andrea Mete (Daniel), Kirby Bliss Blanton/Annabella Calabrese (Amy), Magda
Apanowicz/Maria Letizia Scifoni (Samantha)
Genere: Splatter - Origine:
USA - Anno: 2013 – Sceneggiatura: Guillermo Almoedo,
Nicolás López, Eli Roth – Musica: Manuel
Riveiro - Costumi: Elisa Hormazábal - Montaggio: Ernesto
Díaz Espinoza - Durata: 103’ -Produzione: Worldview
Entertainment, Dragonfly Entertainment, Sobras.com Producciones - Distribuzione:
Koch Media, Midnight Factory
Michele Massaro
_______________________________________________________________________________
The Green Inferno è un film che volevo vedere. Certo, me lo
immaginavo più horror e decisamente
meno comico, ma diciamo che tutto questo non mi ha infastidito. La trama scorre
semplice: un gruppo di attivisti vuole fermare i bulldozer in Perù che minacciano di sterminare un’intera
popolazione indigena. Qui però finiranno per essere loro stessi in pericolo. Violenza gratuita, irreale e che alla lunga
non stanca, ma abitua, e questo
sicuramente è un male per un film che dovrebbe disgustare dall’inizio alla
fine. La regia di Roth non mi è piaciuta, ma alcune scelte le ho trovate geniali, come il
coltello che passa sulla gamba di Justine
verso la fine, una sola inquadratura che descrive un mondo. La morale non esiste e questo dipende
dai personaggi troppo stereotipati,
che è una cosa che ho sempre odiato, eppure non è un film che sconsiglierei.
Esatto, dopo averlo “distrutto”, mi sento comunque di consigliarlo perché anche
se non è horror, anche se è pieno di
stereotipi e pieno di illogicità, è un buon film e un bellissimo splatter.
PUNTI M: 3
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia la tua opinione. O anche due. Perché non tre? A questo punto puoi fare il mio lavoro, ecco le chiavi dello studio.