mercoledì 24 febbraio 2016

5 cose su Zoolander 2

Già fan sfegatato del primo capitolo, all’annuncio di questo film non riuscivo a contenere la mia gioia. Un film semplice, banale e paradossale; queste erano le mie aspettative, condite da un sentore di risate a crepapelle.

1: La trama. Derek Zoolander (Ben Stiller) ha perso sua moglie nel tragico incidente che ha portato alla distruzione del centro “Derek Zoolander per bambini che non sanno leggere bene”, e il suo amico Hansel (Owen Wilson) ne è uscito orribilmente sfigurato. I due però vengono richiamati dalla stilista più in voga del tempo per tornare sulla passerella, e Derek è costretto ad accettare per riuscire a riottenere la custodia di suo figlio.
2: Mai prendersi sul serio. Zoolander è un film con tanti lampi di genio, ma la cosa migliore è il riuscire a non prendersi mai troppo sul serio. Due attori meravigliosi che sanno giocare e scherzare sul mondo della moda, della musica e del cinema stesso, stilisti che si prestano a interpretare loro stessi, tante gag particolari sulla stupidità delle persone belle e infine una grandissima satira al mondo dello show business.
3: Will Ferrell. Siamo onesti, non serve altro. Se proprio volessimo esagerare potremmo anche aggiungere “Pino Insegno”, che al doppiaggio fa un lavoro magistrale su questo attore da anni. Ferrell è l’attore demenziale per eccellenza, capace anche di farti provare dei sentimenti reali in un film che di realtà sembra avere ben poco.
4: Pubblicità. Questo film ha avuto una pubblicità pazzesca, piena di sfilate reali, video virali, pubblicità finte. Questo è un film che finge di essere parte del reale e per pubblicizzarsi è entrato nelle meccaniche della moda comune e dello spettacolo. Non è facile vedere Derek Zoolander fare la pubblicità della Fiat, eppure grazie a questo film è successo.
5: Un pubblico non adatto. Quando guardo un film demenziale, voglio un film demenziale. Questa pellicola è piena di persone che guardano il film e che se ne lamentano perché è demenziale. Un po’ come guardare Titanic e lamentarsi del fatto che non fa ridere abbastanza. Se non sai fruire qualcosa, non lamentartene, altrimenti risulti paradossale. Come chi di fronte al mare ai Caraibi si lamenta della poca neve.

Quindi questo è un film che consiglio? Certo che sì! Una pellicola godibilissima e stupida al punto giusto che può offrire risate gratuite senza troppi problemi.


PUNTI M: 3

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