mercoledì 11 novembre 2015

Ottimi gli attori, meno gli sceneggiatori, il montatore e tutti gli altri.


Io che amo solo te
Regia: Marco Ponti
Interpreti: Riccardo Scamarcio (Damiano), Laura Chiatti (Chiara), Angela Semerano (Nancy), Maria Pia Calzone (Ninella), Michele Placido (Don Mimì), Luciana Littizzetto (Zia Dora), Eva Riccobono (Daniela), Eugenio Franceschini (Orlando), Dario Bandiera (Maurizio), Enzo Salvi (Salvatore), Antonio Gerardi (Zio Franco Torres), Dino Abbrescia (Modesto), Alessandra Amoroso (Alessandra Amoroso)
Genere: Commedia - Origine: Italia - Anno: 2015 – Soggetto: Luca Bianchini – Sceneggiatura: Marco Ponti, Lucia Moisio, Luca Bianchini – Musica: Adriano Di Lorenzo - Fotografia: Roberto Forza - Montaggio: Consuelo Catucci - Durata: 102’ -Produzione: IIF Italian International Film, Rai Cinema - Distribuzione: 01 Distribution
Michele Massaro
_______________________________________________________________________________
Ma cosa diavolo è successo al cinema italiano? Ha avuto negli ultimi anni una sbandata pazzesca e si è anche assestato bene, ma ha ancora delle lacune sulle cose più semplici che ne rovinano completamente il risultato. La trama di Io che amo solo te è molto semplice: in scena finiscono due amori, quello immortale di Ninella e di Don Mimì e quello traballante di Damiano e Chiara. Il problema è ciò che viene inserito con forza nel durante: gli zii del Nord, uno zio carcerato, un fratello omosessuale, una sorella fissata col peso forma. Tutte sotto-trame che annoiano e che alla fine devono trovare per forza una soluzione come vuole il melodramma italiano, anche se forzata. Gli attori sono maestrali, eccellenti, perfetti e tengono bene il ritmo e l’attenzione; praticamente tutto il film ruota attorno a loro. Solo una domanda: con attori così buoni, perché sprecarsi in una sceneggiatura così brutta? Cito solo una battuta: “non sono omosessuale, solo isterico”, e penso di aver detto tutto. Buona fotografia, ma solo grazie al soggetto naturale. Il montaggio l’ho travato “sbagliato” più volte e quasi fastidioso. Comunque è un film sicuramente consigliato.


PUNTI M: 3

venerdì 6 novembre 2015

L'assassino silenzioso dal videogioco al cinema.


Hitman: Agent 47
Regia: Aleksander Bach
Interpreti: Rupert Friend/Simone D'Andrea (Agente 47), Hannah Ware/Laura Lenghi (Katia van Dees), Zachary Quinto/Alessio Cigliano (John Smith), Ciarán Hinds/Stefano De Sando (Dr. Peter Litvenko), Thomas Kretschmann/Francesco Prando (Antoine LeClerq)
Genere: Azione - Origine: USA - Anno: 2015 – Soggetto: Hitman: Absolution (videogioco), Skip Woods (storia) - Sceneggiatura: Michael Finch, Skip Woods – Fotografia: Óttar Guðnason – Montaggio: Nicolas De Toth - Musica: Marco Beltrami - Durata: 96’ - Produzione: 20th Century Fox, TSG Entertainment - Distribuzione: 20th Century Fox
Michele Massaro
_______________________________________________________________________________
Un film di Hitman non è mai bello se non lo si gioca con un joystick in mano. L’ho sempre pensato, ma non per questo evito di guardarli, anzi. Agente 47 è un personaggio che mi è sempre piaciuto moltissimo e vederlo al cinema è un’emozione unica; solo per questo mi sento di consigliarlo. Ma andiamo per gradi. La trama è quella solita delle missioni: a 47 viene affidata la missione di uccidere Katia van Dees e suo padre, il dottor Peter Litvenko, il suo creatore. Tuttavia, la missione si complicherà e 47 finirà per cercare vie traverse per portarla a termine. Una trama semplice, quasi da videogioco, e, infatti, proprio da quello nasce. Partorito da Absolution, Hitman: Agent 47 è un film semplice con tanta azione, buon ritmo, fortunatamente niente sesso (dato che sesso e azione sembrano dover sempre fondersi come ci insegna 007) e tanta genetica. Non esiste ad oggi un brutto film con Zachary Quinto e questo è sicuramente un altro motivo per guardare la pellicola. Un film sicuramente consigliato.


PUNTI M: 3

mercoledì 4 novembre 2015

Se il dolore fosse film, si chiamerebbe "Ghosthunters".


Ghosthunters - Gli Acchiappafantasmi
Regia: Tobi Baumann
Interpreti: Milo Parker/Lorenzo D'Agata (Tom Thompson), Anke Engelke/Maura Cenciarelli (Hetty Cuminseed), Bastian Pastewka/Luigi Ferraro (Hugo), Karoline Herfurth/Myriam Catania (Hopkins), Christian Tramitz/Roberto Draghetti (Gregory), Ruby O. Fee/Rossa Caputo (Lola Thompson), Christian Ulmen/Alessandro Quarta (Phil Thompson)
Genere: Commedia - Origine: Germania/Austria/Irlanda - Anno: 2015 – Soggetto: Cornelia Funke (libro) - Sceneggiatura: Tobi Baumann, Murmel Clausen, Mike O'Leary, Martin Ritzenhoff, Roland Slawik e Christian Tramitz – Montaggio: Alexander Dittner - Musica: Ralf Wengenmayr - Durata: 99’ - Produzione: Lucky Bird Pictures, Warner Bros., Immer Wieder Gerne Film - Distribuzione: Notorious Pictures
Michele Massaro
_______________________________________________________________________________
Quando un film è noioso tendo a sopportarlo poco. Quando è sbagliato, mi viene voglia di impiccarmi con i miei stessi indumenti. Ghosthunters è un film sbagliato. Un bambino è terrorizzato dal mondo e finisce per incontrare un fantasma nella sua cantina. Finirà per cercare di aiutarlo a tornare a casa, assieme ad una ex-acchiappafantasmi. Il ritmo non esiste, i personaggi sono stupidi e viene sbandierata una morale per tutto il tempo che viene calpestata dalla stessa pellicola. Questo penso sia un film rivolto ai bambini dai sei agli otto anni, e finisce per non piacere nemmeno a loro. Non guardatelo a meno che non vogliate soffrire; e non intendo soffrire in senso buono, come con Sharknado. Qui si soffre e basta, e ogni minuto è una tortura. Sono costretto a dargli il punteggio più basso, e comunque lo sto sopravvalutando. Sconsigliato, piuttosto drogatevi.


PUNTI M: 1